Emozioni d’altura tra luci, silenzi e onde
Ci sono regate che raccontano il mare. E poi c’è la 151 Miglia, che lo incarna.
L’edizione 2025 è stata un viaggio nel viaggio, fatto di attese sospese nel vento, di luci straordinarie, di mare largo e di passaggi che sembravano pennellate nel blu. Ho avuto l’onore di far parte del team fotografico ufficiale, guidato con maestria da Fabio Taccola, con il prezioso supporto di Elena Giolai, James Taylor e Gianfranco Forza. Un team di professionisti autentici, uniti da passione e rispetto per questa regata, che ogni anno alza l’asticella delle emozioni.
Un nuovo percorso, una nuova storia
L’edizione 2025 ha riscritto la rotta. Eliminato il passaggio alla Giraglia, la partenza da Livorno si è svolta con vento leggero, che è andato ulteriormente diminuendo nell’ora successiva allo start. Molto suggestiva la sfilata delle barche davanti a Marina di Pisa: vele tese, silenzio rotto solo dallo scafo che accarezza l’acqua. Un momento di grazia visiva, sospeso nel tempo.
Dopo le prime ore di lavoro in mare, breve rientro a terra per scaricare il materiale, mentre Nicola faceva rifornimento al gommone. Poi di nuovo in marcia, per intercettare la testa della flotta al tramonto, tra Capraia e l’Elba. I Maxi yacht avanzavano decisi, sospinti da una termica tesa che li ha portati fino al calare della luce. È lì, nell’ora blu, che ho trovato una delle parentesi più ispirate del mio reportage: quando il vento cala e la luce si fa sogno.
Alba a Pianosa, tra natura e magia
La notte l’abbiamo passata in rada alla Fetovaia, ospiti su un elegante Sunseeker. Prima delle prime luci, eravamo già in acqua per immortalare l’alba davanti a Pianosa, nel pieno rispetto delle regole del parco naturale che vietano l’avvicinamento alla costa. Un’alba limpida e potente, che ci ha regalato una flotta compatta su sfondi epici: Pianosa, Elba, Montecristo e Corsica. Una tavolozza di isole che si rincorrevano nel controluce, mentre le vele si stagliavano nitide nel primo sole.
Un imprevisto, un gesto semplice
Non solo immagini: nel cuore della traversata, abbiamo prestato assistenza a una barca con un infortunato a bordo, accompagnandolo a Marina di Campo, dove è stato preso in carico dai sanitari. Una parentesi umana che ci ricorda quanto, in mare, il valore della collaborazione sia imprescindibile.
Vento, onda e fotografia “di tenuta”
Con la flotta ormai distante, ci siamo diretti a Punta Ala per ricaricare le batterie – letteralmente e metaforicamente – e affrontare l’ultima parte del reportage. Alle 16:30 siamo ripartiti alla volta delle Formiche di Grosseto, dove attendevamo la parte più numerosa della flotta.
Non ci aspettavamo però di trovare 20 nodi di vento da levante e onda formata. In quelle condizioni, proteggere l’attrezzatura dagli spruzzi è diventata una sfida. Ma grazie alla maestria di Pietro al timone del gommone, siamo riusciti a restare in gioco fino al tramonto, anche se quest’ultimo – a dispetto delle aspettative – non è stato dei più memorabili.
Una regata che lascia il segno
Dopo l’ennesimo rientro, spazio alla post produzione e poi finalmente un po’ di riposo. L’ultimo giorno, in attesa dell’ultima barca, mentre l’organizzazione preparava la premiazione e il dinner party finale, ho avuto modo di riflettere su quanto questa 151 sia stata complessa, affascinante, sorprendente.
I fotografi del team erano divisi sul campo di regata: ognuno ha seguito alcuni momenti strategici, complici la grande differenza tra le tantissime imbarcazioni iscritte, l’ampia logistica e la bellezza diffusa di questa regata. Ma tutti, ne sono certo, abbiamo portato a casa frammenti irripetibili e l’unione dei nostri singoli lavori darà vita al racconto completo della regata.
Questa gallery è il mio sguardo personale su una delle regate più affascinanti del Mediterraneo. Una storia d’immagini fatta di luce, mare e silenzi pieni di significato.
Organizzazione: 151 Miglia
Fotografo: Gianluca Di Fazio
Drivers: Nicola, Pietro
Location: Livorno, Pianosa, Formiche di Grosseto, Punta Ala
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