Fotografare le regate veliche non è solo una questione di tecnica fotografica, ma richiede anche una pianificazione accurata. Il mare è un ambiente dinamico e imprevedibile, e ogni tipologia di regata presenta sfide e opportunità uniche per il fotografo.

Regate costiere: tra terra e mare
Le regate costiere si svolgono lungo il litorale, spesso con boe di percorso vicine alla costa. Questo permette di avere punti di ripresa sia dall’acqua che da terra, con la possibilità di sfruttare elementi paesaggistici come scogliere, fari e città costiere per aggiungere profondità e contesto agli scatti. Il fotografo deve studiare il percorso in anticipo, individuare i migliori punti di osservazione e tenere conto delle condizioni di luce che cambiano con la conformazione del territorio.
Oltre alla composizione dell’immagine, è importante considerare l’interazione tra le barche e il paesaggio. Le regate costiere offrono un’opportunità unica per giocare con le prospettive, utilizzando scogliere e altri elementi naturali per incorniciare la scena e aggiungere una sensazione di profondità e drammaticità agli scatti.

Regate d’altura: resistenza e strategia
Le regate d’altura si sviluppano su lunghe distanze e possono durare giorni. Qui il fotografo ha meno possibilità di controllare la scena e deve essere preparato a lavorare in condizioni difficili: mare aperto, onde alte, cambi di luce drastici. La pianificazione in questo caso include un’attenta selezione dell’attrezzatura, con corpi macchina e ottiche resistenti agli agenti atmosferici, batterie e schede di memoria a sufficienza e un abbigliamento adeguato per proteggersi dalle intemperie. Le riprese aeree tramite drone, se le condizioni lo permettono, possono offrire una prospettiva unica sulla flotta dispersa nell’oceano.
In questo contesto, il fotografo deve anche tenere conto dell’autonomia del proprio mezzo di appoggio, assicurandosi di avere carburante sufficiente per seguire la regata nei punti cruciali e non perdere momenti chiave come passaggi di boa o incroci strategici tra gli equipaggi.

Regate su bastone: azione concentrata
Le regate su bastone, tipiche delle competizioni più tecniche, si svolgono su percorsi definiti con boe prestabilite. La competizione è serrata, le imbarcazioni si sfidano a distanza ravvicinata e i momenti cruciali sono frequenti: partenze aggressive, virate strette e manovre al limite. Il fotografo deve essere pronto a cogliere i momenti di maggiore tensione, spesso posizionandosi vicino alle boe per catturare le fasi più spettacolari della regata. Qui è fondamentale una buona conoscenza del regolamento di regata per prevedere le mosse delle imbarcazioni e non farsi cogliere impreparati.
Per ottenere scatti di impatto, è utile variare le angolazioni: alternare foto aeree con prospettive ravvicinate dal livello dell’acqua aiuta a raccontare meglio l’intensità della competizione e il lavoro di squadra degli equipaggi.

Regate di derive: dinamismo e precisione
Simili alle regate su bastone, ma su percorsi più brevi e tecnici, le regate di derive sono un tripudio di adrenalina e tattica. Le flotte numerose di imbarcazioni leggere e veloci come Laser (ILCA), 470 e Optimist richiedono una grande reattività da parte degli equipaggi, il che si traduce in manovre spettacolari e situazioni di gara altamente dinamiche. Il fotografo deve essere rapido nel trovare l’angolazione giusta e sfruttare l’azione intensa per ottenere scatti pieni di energia.
La scelta dell’ottica è cruciale: un teleobiettivo luminoso permette di isolare i dettagli anche nelle condizioni di luce più difficili, mentre un grandangolo può esaltare il movimento collettivo della flotta. Per enfatizzare la velocità e la tensione della competizione, si possono usare tempi di scatto veloci per congelare l’azione o tecniche di panning per creare un effetto di movimento.
Un altro aspetto fondamentale della fotografia di derive è l’attenzione alle espressioni dei velisti, spesso molto più visibili rispetto a quelli delle grandi imbarcazioni. Catturare il loro sforzo, la loro concentrazione e l’energia del momento aggiunge valore narrativo alle immagini.

Conclusione
La pianificazione è il cuore di una buona fotografia di regata. Studiare il percorso, conoscere le condizioni meteo, scegliere l’attrezzatura giusta (io utilizzo Nikon, leader mondiale nel settore delle DSLR e mirrorless) e comprendere la dinamica delle gare sono tutti elementi che fanno la differenza tra uno scatto ordinario e un’immagine capace di raccontare l’essenza della vela. Ogni regata ha la sua anima, e sta al fotografo saperla interpretare con sensibilità e tecnica.
Avere una strategia ben definita permette non solo di ottenere immagini di qualità superiore, ma anche di anticipare le mosse della flotta e trovarsi sempre nel posto giusto al momento giusto. La fotografia di regata è un’arte che unisce preparazione, esperienza e un pizzico di intuito: il segreto è essere sempre un passo avanti alla competizione.
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