Fotografo nautico a Gaeta: il mio intervento all’Istituto Nautico Caboto

Raccontare il mare: un ritorno a scuola, tra fotografia e futuro

Ci sono luoghi che restano impressi nella memoria, e poi ci sono quelli che ti formano. Per me, Gaeta è entrambi.

È stato quindi un momento speciale, profondamente significativo, tornare nella mia città per incontrare gli studenti dell’Istituto Nautico “Giovanni Caboto” — proprio lì, di fronte al liceo scientifico che ho frequentato da ragazzo.

Nel corso della mia carriera come fotografo nautico professionista, ho navigato metaforicamente e realmente tra mari e oceani, raccontando con le mie immagini storie di passione, sfida, bellezza. Ma tornare tra quei banchi, davanti a giovani che oggi si affacciano al futuro con occhi pieni di sogni, è stato un viaggio diverso. Un ritorno alle origini.

Un dialogo con il futuro

Il mio intervento non è stato una lezione tecnica, ma un dialogo. Ho condiviso la mia esperienza, fatta di regate internazionali, eventi sportivi, progetti editoriali e collaborazioni con armatori, cantieri e aziende nautiche. Ho parlato di come la fotografia nautica non sia solo un genere, ma una forma di narrazione visiva che unisce tecnica, istinto ed emozione.

Ho portato con me alcune delle mie fotografie più iconiche:

  • L’a fotografia di Ulika al Trofeo Punta Stendardo 2025, scattata da un idrovolante grazie alla collaborazione con il Red Baron Club.
  • Il momento esatto in cui le vele si gonfiano nel tramonto durante la Vesuvio Race.
  • La potenza e l’eleganza di Flying Nikka, durante la 151 Miglia.

Ogni scatto racchiude un pezzo di storia, e anche un pezzo di me.

Tutti momenti vissuti, cercati, attesi. Perché nella fotografia sportiva non si tratta solo di “scattare”, ma di sentire il ritmo di ciò che accade.

Fotografia e mare: un legame indissolubile

Quando ho iniziato, la fotografia nautica era una nicchia per pochi. Oggi è un settore in espansione, sempre più richiesto da aziende, cantieri e armatori che vogliono raccontare il proprio mondo in modo autentico ed emozionante. Eppure, la vera sfida resta immutata: trasmettere la potenza del mare e la bellezza del gesto umano in un singolo frame.

Spesso scatto da gommone, altre volte da elicottero o con l’ausilio di droni. Ma ciò che conta davvero non è il mezzo, è la visione. Come fotografo professionista autorizzato anche per riprese aeree, ho imparato a osservare il mare da angolazioni insolite, creando immagini che riescono a unire impatto visivo e narrazione tecnica.

Il valore dell’editing

Ho voluto sottolineare anche l’importanza della post-produzione fotografica. Nella fotografia nautica ogni dettaglio conta: la scia lasciata sull’acqua, l’inclinazione della barca, l’espressione del timoniere, la luce riflessa sulle onde. L’editing non serve a falsare la realtà, ma a esaltarla. A restituire in modo fedele la sensazione provata in quel momento. La fotografia, dopotutto, è memoria visiva.

Un messaggio ai ragazzi

Forse la parte più bella di questo incontro è stato il confronto umano. Ho rivisto in quegli studenti me stesso, con mille dubbi e un’unica certezza: la voglia di vivere una vita piena di significato.

Ho raccontato anche i momenti più difficili: la rapina che mi ha lasciato senza attrezzatura, gli anni bui del Covid, la fatica nel ricostruire. Ma ho parlato soprattutto della forza che nasce dalla passione.

Scegliere una strada fuori dagli schemi richiede coraggio. Ma se ami ciò che fai, troverai sempre il modo di rialzarti.

Concludendo

Tornare a Gaeta, nella mia città, e condividere la mia storia con chi si prepara a scrivere la propria è stato un grande onore. Spero di aver lasciato un messaggio utile, sincero, vero.

Perché in fondo il mio lavoro, oggi come allora, è sempre lo stesso: raccontare il mare, e raccontarmi attraverso di lui.

Non tutti sceglieranno la fotografia. Ma tutti, in qualche modo, saranno chiamati a scegliere cosa diventare. E se le mie parole sono riuscite a ispirare anche solo uno studente, se hanno acceso una scintilla, allora questo incontro è servito a qualcosa.

Organizzazione: Lega Navale Italiana, Sezioni di Gaeta e Sperlonga

Fotografo: Gianluca Di Fazio, Antonio Alessandro Valeriano

Location: Istituto Nautico G. Caboto Gaeta

Se vuoi vedere come si sviluppa la narrazione per immagini di un evento, clicca qui.

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